Avere a disposizione un appartamento da poter mettere a rendita, quindi darlo in affitto è sicuramente una buona opportunità, ma spesso sembra più semplice di quello che è.
Per farlo in modo corretto (e incontestabile) bisogna effettuare alcuni passaggi e gestire la pratica in un certo modo. La nostra esperta di affitti in Gallery, ci spiega come funziona e ci dice sinteticamente cosa è necessario fare.
FASE 1: verifiche preliminari
- Verifica tipologia contratto
- Calcolo canone concordato per contratto agevolato (se abitativo)
Superato questo primo blocco di controlli, si passa a uno step non banale: la ricerca di possibili affittuari.
FASE 2: promozione immobile, visite
- Pubblicità dell’appartamento (foto, descrizione, promozione on e off line)
- Gestione delle visite (ampia disponibilità di orari sia per i contatti telefonici di richieste che di appuntamenti, che per le visite presso l’immobile)
- Checkup potenziale inquilino (verifica informazioni stato reddituale/lavorativo, visura eventuali protesti)
E ora si passa al contratto.
FASE 3: Contratto
- Stesura contratto
- Compilazione dei moduli di registrazione e registrazione telematica del contratto con invio ricevute
- Compilazione e invio della richiesta di registrazione alla Associazione P.E.
Sistemato anche questo, finalmente si può procedere con la consegna delle chiavi e dell’appartamento al nuovo inquilino. E’ opportuno, per tutela di entrambi, fare delle foto di archivio, soprattutto in caso di affitti con arredo e accessori.
- Consegna alloggio
Bene, ora che l’appartamento è consegnato, possiamo pensare solo a incassare? Purtroppo no, o almeno non solo.
FASE 4: Gestione dell’affitto
- Incasso del canone mensile
- Pagamento spese condominiali e ripartizione con inquilino
- Documentazione per dichiarazione dei redditi
FASE 5: Adempimenti contrattuali e post-contrattuali
- Adempimenti successivi (proroghe subentri annualità, successive risoluzioni)
- Riconsegna alloggio al termine del contratto
Ecco qui, siamo giunti fino in fondo! Ma è necessario fare ancora una considerazione: alcuni di questi passaggi fanno riferimento a normative vigenti, ora mentre scriviamo, ma sono soggette a possibili modifiche. Senza contare che, come sappiamo, nuove normative possono apparire in qualsiasi momento, quindi bisogna sempre essere aggiornati per non risultare in alcun modo inadempienti.
Dunque riprendiamo il dilemma: agenzia sì o agenzia no? Decidere di rivolgersi a un’agenzia, come potremmo essere noi di Gallery, per l’intera gestione ha effettivamente un costo (di fatto si parla quasi sempre di una commissione sul canone) seppur giustificato, ma i ‘pro’ sono diversi perché libera il proprietario da rischi, burocrazia, oltre a rappresentare un notevole risparmio di tempo.
Laura Collini
Responsabile locazioni
Glenda Heidebrunn
Marketing e comunicazione